Dopo le grandi crisi degli ultimi due anni, la città di tutti deve rilanciare la relazione di aiuto, ascoltare e intercettare le necessità di singoli e gruppi, dare risposte intelligenti. Monza inclusiva ed accessibile sostiene i diritti civili, le persone e le famiglie in situazioni di fragilità causate dalla perdita del lavoro, dalla minor cura della salute, dall’indebolimento della rete familiare e delle relazioni, dagli impedimenti fisici e psichici che limitano gli accessi alla mobilità, alle strutture ed ai servizi. Garantisce la conciliazione tra vita familiare, lavoro e tempo libero, la partecipazione alla vita sociale e la cittadinanza attiva, l’azione verso il mondo femminile, che ha subito maggiormente gli effetti economici e sociali della pandemia, con scelte amministrative che ricompongano il divario che si è creato. Il lavoro sociale riacquista il suo significato più profondo tornando oggi, ancora più di ieri, a fondarsi saldamente sulla relazione di aiuto e sulla capacità di ascolto dei territori, di intercettazione dei bisogni e di una loro corretta lettura per un’intelligente elaborazione di risposte ed interventi. Queste le caratteristiche che deve assumere il mandato che l’Ente Locale attribuisce alla realizzazione di Politiche Sociali attraverso gli Uffici di Servizio Sociale e le loro competenti professionalità. Un moderno sistema di Welfare, inoltre, non può dirsi tale se non si fonda su un lavoro di comunità e di rete, fatto di messa in comune di risorse economiche, professionali, di competenze e di visioni, che, in modo integrato, possano far fronte alle esigenze di persone e famiglie sempre più segnate dalle difficoltà del momento presente e possano garantire un ritorno ad azioni di prevenzione affinché la fascia della fragilità e della vulnerabilità non si trasformi in disagio conclamato. Tale visione potrà condurre a valutare l’assetto attuale dei Servizi Sociali, in modo da individuare eventuali forme più rispondenti ai bisogni del territorio, nonché economicamente più sostenibili e performanti sul piano delle prestazioni sociali. In ogni caso, l’ordine di priorità degli obiettivi e delle azioni concrete proposte vedono in prima posizione il sostegno alle situazioni di fragilità economica, soprattutto connesse alla perdita del lavoro, ed alle tante forme di povertà di persone e famiglie segnate da condizioni problematiche sul piano culturale, della salute, della rete di sostegno parentale e relazionale e, a volte, anche educativo e psicologico.
Obiettivi:
La nostra visione delle Politiche Sociali si fonda sui presupposti che specifichiamo e che diventano impegni a:
- Ascoltare e raccogliere le domande relative ai diritti e ai bisogni ed organizzare le risposte
- Far crescere la città/comunità in capacità economica e coesione sociale, per valorizzare le capacità dei diversi soggetti di realizzare un’effettiva integrazione sociale, nella dimensione del Welfare di Sviluppo, dando vita anche ad un patto con il mondo produttivo e delle imprese per innovare servizi ed interventi nell’ottica del Secondo Welfare, dove la partecipazione al bene comune veda integrate anche le opportunità che vengono dal Welfare Aziendale, in continuo dialogo anche con le organizzazioni di rappresentanza, del Terzo Settore e con le forze sindacali
- Attrezzarsi per far fronte in maniera efficace e coordinata alle situazioni di emergenza ma garantire sostenibilità degli interventi anche e soprattutto nella quotidianità
- Contare su un welfare fondato su un patto intergenerazionale, che accompagni le persone in tutte le fasi della vita, così da rinsaldare i legami tra le generazioni e
- Esprimere una concezione del bene comune fondata anche sui beni relazionali, come quelli delle famiglie e dell’associazionismo
- Promuovere, proteggere ed assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone e dimostrare nelle scelte concrete il rispetto della loro dignità.