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Al ritmo di Monza

La città di tutti è attrattiva

Parco e Villa riattivati, aperti, rigenerati, connessi alla città e ai suoi tesori in una filiera unitaria, perché Monza ha una posizione strategica per tutti i turisti che vogliono visitare le bellezze della Lombardia occidentale. Monza ha una dislocazione strategica per tutti i turisti che vogliono visitare le bellezze della parte occidentale della Lombardia e potrebbe costituirsi quale punto baricentrico per ospitare chi vuole visitare Milano, Bergamo, il Lago di Como, offrendo essa stessa la visita dei suoi tesori e l’abbraccio del Parco. Lo sviluppo del turismo è un asset essenzialmente nuovo, che nasce dalla valorizzazione della città e delle sue bellezze. La città di tutti è motore di sviluppo economico e crea lavoro, amplia l’offerta culturale, apre una nuova e grande biblioteca centrale oltre a quelle in ogni quartiere e sviluppa il dialogo con i circuiti culturali dei capoluoghi lombardi.

Obiettivi:

A partire dalla Villa e dal Parco Reale e dalle sue altre grandi ricchezze storiche, artistiche ed ambientali la città di tutti può diventare riferimento per la cultura, turismo, commercio e imprese come motori dello sviluppo della città, di chi vi lavora, di chi la vive e di chi vi opera nel post-pandemia. Per questo verranno messi in campo numerosi strumenti e iniziative rivolte a questo unico obiettivo: portare la nostra città in una dimensione sovracomunale ed europea.

Azioni concrete per la cultura:

  • Sviluppo dell’ascolto degli interessi culturali della popolazione, differenziando secondo i diversi target di età, provenienza, presenza nei quartieri. 
  • Rafforzamento dei servizi culturali di prossimità in luoghi aperti alla popolazione.
  • Apertura di un dialogo con gli assessorati alla cultura dei comuni della Brianza, dei comuni capoluogo della Lombardia e in particolare di Milano, per creare reti di interventi in sinergia.
  • Istituzione del Tavolo della Cultura tra le associazioni culturali monzesi e l’Amministrazione per favorire in continuità la cooperazione e il coordinamento di tutte le associazioni culturali di Monza e lo stimolo all’attività culturale.
  • Adozione dei CAM, criteri minimi ambientali con regolamenti/patrocini di finanziamento per gli venti culturali e sportivi della città, le mostre temporanee secondo la riforma descritta nel PNRR
  • Investimento su un evento all’anno di richiamo nazionale e internazionale per una visibilità distintiva.
  • Promozione del “social street”, sul modello bolognese e bergamasco, per far partecipare i quartieri alla vita sportiva e culturale della città.
  • Valorizzare i luoghi di cultura e bellezza della città garantendone la fruibilità, ad esempio rendendo accessibile l’Arengario a disabili, bambini e anziani.
  • Casa delle Arti e della Cultura: identificare un luogo fisico di un’area dismessa pubblica polivalente, polifunzionale e flessibile che consenta la progettualità in ambito culturale, artistico, scientifico, ambientale, filosofico, musicale per stimolare l’incontro, il confronto e l’aggregazione. (es.: Spazio Base Milano). 
  • Inserire Monza nei circuiti culturali:
    • il circuito delle grandi mostre da ospitare negli spazi della Villa e del Serrone
    • un circuito longobardo in coordinamento con i siti longobardi dell’Unesco (Castelseprio, Cividale, Benevento, Campello del Clitunno, ecc.), con l’istituzione di un concorso artistico sulla Regina Teodolinda, coinvolgendo le scuole primarie, per dare consapevolezza ai nuovi cittadini monzesi della storia di Monza;
    • un circuito cinematografico che promuova Monza come set cinematografico che possa fare da volano al turismo;
    • un itinerario manzoniano in coordinamento con Lecco e Milano;
    • il Circuito delle Ville di Delizia della Brianza, inserendo la Villa Reale come elemento principale; 
    • l’associazione delle Città dei Motori.
  • Sviluppare la promozione degli eventi cittadini all’esterno della città, in particolare a Milano e in Brianza. 
Azioni concrete per il turismo e il commercio:

  • Introduzione di una card turistica che dia visibilità complessiva alle ricchezze di interesse turistico – culturale della città, unendo la Villa e il Parco, il Duomo con il suo Museo, la Corona Ferrea, la Cappella degli Zavattari, Il Museo degli Umiliati, la Cappella Espiatoria e l’Autodromo.
  • Valorizzazione del Lambro – fiume che attraversa le parti più belle della città –anche dal punto di vista paesaggistico, inserendolo negli itinerari e associandolo ai percorsi ciclabili del Canale Villoresi.
  • Per sviluppare il turismo e il commercio è indispensabile migliorare il decoro urbano manutenendo meglio le zone su cui si affacciano le attività commerciali e introducendo nuovi spazi verdi.
  • Riprendere con decisione le attività di dialogo e coinvolgimento fra parte pubblica e operatori attraverso lo strumento del Distretto Urbano del Commercio. All’interno di quel contesto diventa più facile operare anche in segmenti specialistici, come il commercio ambulante legato ai nostri mercati e alle fiere, e condividere con i commercianti i criteri di destinazione dei proventi della Tassa di soggiorno. 
  • Per rendere maggiormente attrattivo, aldilà del centro storico, il commercio di vicinato all’interno dei quartieri della città è necessario assicurare il decoro delle aree e il rilancio dei locali sfitti e/o inutilizzati dal punto di vista commerciale da oltre tre mesi insistenti sugli assi commerciali e viari principali, attraverso: 
    • l’adozione di nuovi criteri per il rilascio delle autorizzazioni per le medie strutture di vendita per un periodo di sperimentazione di due anni e l’utilizzo degli oneri raccolti per il sostegno fattivo delle piccole strutture centrali; 
    • l’impiego delle risorse derivanti dall’insediamento delle nuove e medie strutture di vendita autorizzate per il concreto sostegno delle attività commerciali di vicinato
    • un maggior impiego dei locali sfitti e /o inutilizzati, già oggi possibile, per diventare spazi commerciali meramente espositivi, anche al fine di renderli attrattivi nell’ottica del reinserimento nel circuito commerciale; 
    • la riduzione del canone per occupazione di suolo pubblico (COSAP) per le aree prospicienti i locali in zone che presentano fenomeni di desertificazione commerciale e/o bisognose di valorizzazione; 
    • l’emissione di avvisi pubblici finalizzati a incentivare la nascita di nuovi negozi di vicinato e attrattivi anche con attività di somministrazione a basso impatto o spazi per produzioni culturali e creative innovative (aree di coworking, aree di studio e socializzazione per i giovani, start up digitali, artigianato digitale, esposizioni temporanee di artisti locali) in locali commerciali sfitti e/o inutilizzati da almeno 3 mesi attraverso l’erogazione di contributi per spese di investimento e/o facilitazioni in termini di tasse comunali; 
Azioni concrete per artigianato e imprese:

  • Le attività artigiane, e non solo, proteggono il loro avviamento e la loro produzione anche attraverso   la possibilità di svilupparsi nella città dove operano: occorre introdurre premialità urbanistiche per favorire il mantenimento dei siti produttivi rispetto ad un eccesso di attenzione al residenziale.
  • Fare incontrare domanda delle imprese e offerta di personale preparato adeguatamente è uno dei temi forti di sempre: alle crisi si risponde con la professionalità e la competenza. Monza ha un ricchissimo patrimonio di Scuole e di Centri di formazione professionale, di cui uno comunale, l’Azienda speciale di Formazione “Paolo Borsa”. Sviluppare in intesa con il Sistema dell’Istruzione e con Artigianato e Industria i percorsi formativi degli ITS (Istituti Tecnici Superiori) e la verifica di iter e qualifiche professionali in accordo col tessuto artigianale e industriale locale è una via che, come dimostra la Germania, produce risposte valide per il mondo produttivo e per i bisogni di occupazione e stabilità di vita dei singoli.
  • In accordo con Provincia e Associazioni artigianali e di impresa, stimolare e sostenere l’innovazione diffusa attraverso l’individuazione di progetti rivolti alla sperimentazione alla innovazione tecnologica, anche intervenendo su aree dismesse di proprietà comunale da rigenerare e convertire in nuove attività.
  • Favorire la cultura dell’artigianato, mediante attività formative nelle scuole in collaborazione. Inserire riferimenti all’artigianato locale nelle attività di promozione turistica della città.
  • Snellire le attività burocratiche (procedimenti per licenze e autorizzazioni), sostenere la digitalizzazione, garantire rapporti costanti con funzionari di riferimento e ideare un assessorato unico per le attività di impresa che mantenga un coordinamento costante con operatori e Provincia.

Focus:

Sviluppo di un’agenzia di promozione turistica che si costituisca quali vetrina organizzata di tutti gli eventi turistici, sportivi e culturali della città e sia di riferimento per gli operatori turistici che vogliono inserire Monza nei propri itinerari, anche per il turismo “di giornata” e che porti i cittadini lombardi a Monza per fruire degli eventi.  

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Paolo Pilotto