“Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito”. Nelle parole della scrittrice Marguerite Yourcenar c’è il segno di una possibile continua rinascita: la biblioteca non è solo il luogo del libro, della lettura e dello studio. È un luogo di incontro, di rigenerazione interiore, di attrazione per giovani e anziani, famiglie e singole persone, un sasso lanciato in uno stagno che a cerchi concentrici costruisce, lega e rende migliore una comunità. Portiamo le biblioteche nei quartieri dove non esistono, costruiamo con coraggio una Grande Biblioteca Europea per la nostra città e per la nostra provincia. Sarà una biblioteca da realizzare su area pubblica in centro o in quartiere di corona, con riqualificazione dello spazio urbano circostante ad integrazione della storica centrale via Giuliani, con annessi spazi aula studio, socializzazione in prossimità di piazza-isola pedonale, centri civici o plessi scolastici superiori.
Sosteniamo il servizio bibliotecario comunale con un progetto pluriennale, articolato in obiettivi a breve e lungo termine, che preveda soluzioni biblioteconomiche, strutturali, architettoniche e un piano di selezione di personale formato. Sviluppare la copertura urbana del servizio valorizzando la rete dei punti di prestito, potenziando le sale di lettura e pensando anche a un possibile servizio bibliobus. Sostenere sia le funzioni tradizionali delle biblioteche (lettura, informazione, documentazione, educazione permanente) sia la prospettiva della coesione e dell’integrazione sociale. Intervenire con azioni utili per le singole biblioteche del Sistema urbano e con nuove aperture di sedi di quartiere, riprendendo l’idea di una biblioteca “del verde” nel Parco e riorganizzando la Biblioteca Civica e le sue funzioni (storica e moderna) in una struttura bipolare: una nuova sede fondata sulla cultura digitale e orientata alla contemporaneità, adeguata alle esigenze della città e della provincia; mentre la sede di via Giuliani potrà diventare la Biblioteca della Memoria: storia locale, raccolte storiche, fondi della biblioteca Popolare degli inizi del Novecento e della Civica del 1938. La parte più antica del patrimonio bibliografico (sec. XVI-XVIII) è presente nel catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale e per questo è disponibile per la consultazione di un pubblico più vasto.
Rafforzare i servizi delle biblioteche caratterizzandoli contemporaneamente come parte delle politiche di welfare comunali, allineando così i servizi stessi alle più recenti indicazioni della letteratura scientifica in materia che riconoscono alle biblioteche un ruolo chiave per contrastare le ineguaglianze e per favorire la coesione sociale.
Il valore non solo locale dei beni culturali di proprietà comunale (museali, archivistici e bibliografici) suggerisce un progetto per la promozione coordinata dei tre servizi individuando alcuni percorsi: ad esempio, iniziative espositive comuni.